L’obbiettivo di Fossil per questo 2016 è molto chiaro: lanciare oltre 100 diversi modelli di smartwatch, in collaborazione con i marchi più prestigiosi nell’ambiente della moda e del design. Fra tutti i dispositivi presentati, il modello di punta della compagnia è sicuramente il nuovo Fossil Q Marshal, presentato assieme al suo fratello minore, il Q Wander, qualche mese fa.
Entrambi gli smartwatch puntano molto più allo stile che alle caratteristiche tecniche, fattore distintivo di Fossil. Già con il precedente modello, il
Q Founder, la società americana ha stabilito dei nuovi standard in quanto a qualità dei materiali ed eleganza nella gamma di orologi
Android Wear, e questo nuovo Q Marshal non fa eccezione. Con un prezzo di partenza di circa
300 euro, si piazza come uno dei dispositivi più costosi del settore, ma lo stile ricercato è sufficiente a giustificare tale costo? Scopriamolo insieme in questa nostra recensione.
Fossil Q Marshal: design
Ormai è chiaro che alla Fossil, il team di progettazione guarda prima di tutto all’estetica più che alla sostanza dei suoi smartwatch. Nonostante il potenziale messo a disposizione dalla piattaforma Android Wear, anche il Q Marshal si distingue quasi esclusivamente per il suo stile classico, piuttosto che per le sue funzioni.
La cassa, dal diametro di 45mm, ha uno spessore non indifferente (14mm), leggermente più sottile di quella del Q Founder. Queste dimensioni così accentuate sono una scelta ben precisa, una scelta di stile. Ovviamente, per chi ha polsi particolarmente sottili o ama gli orologi sottili e leggeri, il Q Marshal non rappresenta la scelta migliore. La corona circolare posta sopra il display dona un look molto aggressivo allo smartwatch, come anche il pulsante laterale a forma di rotellina girevole (ma che in realtà non gira).
Come già detto, il peso non gioca a suo favore (abbastanza pesante al polso). Altro aspetto interessante è la certificazione IP67, il che lo rende adatto anche per l’utilizzo sotto la doccia o in una giornata piovosa, ma senza esagerare (meglio non utilizzarlo in piscina). Il cinturino, disponibile sia in pelle che in metallo, è da 22mm, facilmente sostituibile.
Passiamo ora al display: con una dimensione di 1.5 pollici e una risoluzione di 360 x 360 pixel, ci si aspettava forse un pò di più da Fossil. La tecnologia dello schermo è la stessa utilizzata anche su Huawei Watch, ma la presenza del sensore di luminosità ambientale nella parte inferiore del quadrante è poco piacevole da vedere. Purtroppo è una caratteristica che Fossil si porta dietro dal primo Q Founder: speriamo che in futuro si trovi una soluzione meno invasiva e migliore dal punto di vista estetico.
Fossil Q Marshal: funzionalità e caratteristiche tecniche
Il comparto tecnico e delle funzionalità presenti sul Fossil Q Marshal sono nella media, niente più e niente di meno di quello che possiamo trovare in altri smartwatch Android Wear. C’è da dire che per quanto riguarda la fluidità del sistema, il nuovo processore Qualcomm Snapdragon Wear 2100 fa il suo dovere, senza mai mostrare segni di rallentamento nelle animazioni.
Premendo il pulsante laterale, si attiva il display, mentre con una pressione prolungata è possibile visualizzare il menu principale di Android Wear. L’interfaccia del quadrante è molto pulita e semplice, proprio per sembrare ancora di più quella di un orologio tradizionale. Non c’è il sensore cardiaco, che per un dispositivo dallo stile così classico in effetti non è la fine del mondo, ma la sua presenza avrebbe fatto comunque piacere. Il monitoraggio dell’attività fisica è negli standard di Android Wear: conteggio dei passi e analisi dei cicli di sonno, con la possibilità di utilizzare la piattaforma fitness Google Fit per la memorizzazione dei dati.
L’app per smartphone Fossil Q permette la gestione di tutte le impostazioni dello smartwatch, compresa la personalizzazione dei quadranti (watch faces). Per il resto, nessuna sorpresa sotto il profilo delle funzionalità. Si dovrà aspettare l’arrivo di Android Wear 2.0 per poter vedere qualcosa di nuovo.
Fossil Q Founder: autonomia
Secondo i dati dichiarati da Fossil, il Q Marshal dovrebbe garantire
un’autonomia di 24 ore, che si può prolungare fino ad un massimo di un giorno e mezzo utilizzandolo in maniera molto contenuta. Purtroppo questo è il limite di quasi tutti gli smartwatch Android Wear.
Una ricarica praticamente obbligata ogni notte, anche perchè indossare un orologio così ingombrante per dormire non è il massimo della comodità. Per la connessione al caricabatterie, Fossil ha optato per un elegante aggancio di tipo magnetico, comodo ed efficace, molto simile a quello presente anche su Apple Watch.
Recensione Fossil Q Marshal
Confezione
Costruzione
Hardware
Display
Software
Batteria
Vestibilità
Con il suo design elegante e ricercato, il Fossil Q Marshal va ad inserirsi nella speciale classifica degli smartwatch Android Wear più belli in commercio. A fronte di un’estetica di primo livello, bisogna fare i conti però con alcuni difetti già visti nei precedenti modelli, come un display non all’altezza, sia per le specifiche che per il fastidioso sensore di luminosità. Fossil continua a non deludere per quanto riguarda lo stile, ma il comparto tecnico è pur sempre un fattore importante e il Q Marshal non brilla sotto questo aspetto.
Scritto da:
Marco Voltazza
PRO
- Stile classico ed elegante
- Possibilità di personalizzazione
- Sistema fluido e reattivo
CONTRO
- Costo troppo elevato per quello che offre
- Dimensioni non adatte a tutti
- Nessuna funzione "extra"
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